La procedura di audit consentirà alle imprese di disporre di una funzione di audit dedicata, che ARERA ha posto al centro del protocollo di ispezione; è nostra intenzione implementare le funzioni controllo direttamente nello strumento contabile; punto di forza è la sua integrazione con il protocollo di self-audit per garantire coordinamento e coerenza tra i due piani gestionali.

L’obiettivo di questa applicazione è la semplificazione dei processi di controllo dei flussi informativi di supporto alla gestione dei provvedimenti di determinazione dei trattamenti previsti per i fattori incentivati; si tratta di uno strumento dove la digitalizzazione gestirà direttamente i controlli sulla correttezza dei dati che le imprese implementano nei registri tramite una sensoristica fisica autonoma sviluppata insieme al Politecnico di Milano; la procedura segna un cambio di passo nella regolazione garantendo certezza e prevedibilità degli impatti economico-finanziari delle strategie e procedure di gestione dell’infrastruttura, oltre che un accesso preferenziale ai fondi stanziati per il supporto a tali politiche. In sintesi, un migliore allineamento tra piano imprenditoriale e piano regolatorio.

Questa applicazione è frutto dell’esperienza maturata nel corso della sperimentazione della procedura di self-audit nella gestione dei controlli sui contratti infra-gruppo; in particolare, è stato possibile maturare una visione olistica sulle complessive esigenze delle imprese quanto alla gestione di questo segmento nevralgico nella conduzione di IVI. Abbiamo sviluppato un flusso di dati integrato di progettazione-negoziazione-audit che consenta alle imprese verticalmente integrate di gestire il processo di risk management e internal audit in una sola procedura. Il risultato? Accordi completi e perfettamente allineati ai vincoli regolamentari.

Questa applicazione è riferita allo strumento base della regolazione del segmento della produzione incentivata di energia elettrica. La procedura di audit si sostanzia in controlli continuativi sui protocolli certificati che evitino il rischio di accertamenti ex post con sanzioni e vincoli di restituzione degli incentivi erogati.

REMIT è un processo regolato che presenta una duplice valenza rispetto a strumenti di interposizione ausiliaria; da una parte è un complesso e oneroso vincolo di apporto documentale/informativo continuo; dall’altra, è funzionale al controllo del rispetto di vincoli generali negativi (divieto di manipolazione del mercato etc.) che non consente di disporre di un quadro di parametri prevedibili in rapporto al quale poter valutare il rischio effettivo della propria politica aziendale.

Questa applicazione è frutto della nostra esperienza nella negoziazione di prodotti energetici in tutte le filiere, dalla produzione primaria alla raffinazione e distribuzione. Lo strumento che abbiamo progettato consente una valutazione adeguata e continua del rischio di contropartita associabile al singolo operatore. Si esclude così l’esigenza di imporre garanzie per l’accesso ai sistemi di settlement fisico.

È l’applicativo digitale che stiamo sviluppando per la gestione di sistemi di autoconsumo diffuso con operatività interprovinciale ed interregionale. La prima applicazione sarà il sistema che stiamo direttamente creando nella regione Marche.